“PARTECIPARE A UNO STUDIO CLINICO MI HA DATO FIDUCIA" – L’ESPERIENZA DI CARLO NELLA RICERCA SULLA BPCO

Un percorso tra malattia e speranza

Come molti della sua generazione, Carlo ha iniziato a fumare da giovane, senza conoscere le conseguenze a lungo termine di questa abitudine. La sua diagnosi di BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), una malattia cronica e progressiva che si sviluppa lentamente, ha segnato un cambiamento significativo nella sua quotidianità, passando da una vita attiva alla necessità di affrontare limiti sempre più evidenti.

Un tempo ero una persona che non si fermava mai. Oggi, anche solo salire le scale mi affatica molto e dormo poco, il che incide negativamente sulla mia condizione

Nonostante le difficoltà, Carlo ha sempre mantenuto uno spirito ottimista e una fiducia nella ricerca scientifica, tanto da decidere di partecipare per la prima volta a uno studio clinico attraverso la nostra Comunità di Ricerca Clinica.

Il ruolo chiave dell’infermiera di ricerca

Come molti pazienti, anche Carlo inizialmente aveva qualche riserva sulla partecipazione a uno studio. A convincerlo è stata Diana, la nostra infermiera di ricerca che lo ha seguito fin dall’inizio.

Il suo approccio professionale e la sua preparazione ben oltre la normale attività infermieristica mi hanno dato fiducia. Mi ha contattato più volte, sempre attenta e disponibile, facendomi sentire seguito in ogni fase del percorso

La vicinanza e il supporto telefonico dell’infermiera hanno giocato un ruolo fondamentale, rendendo l’esperienza più rassicurante. “Ha saputo instaurare un rapporto di fiducia con me e credo che la sua presenza possa convincere molte altre persone a intraprendere questo percorso,” ci spiega Carlo.

Un’esperienza positiva nella ricerca 

Oltre al supporto ricevuto, Carlo ha trovato nel team dello studio un gruppo di lavoro serio e competente. “Il trattamento è ottimo, e anche se non so quali saranno i risultati, sono fiducioso. So che questa ricerca non potrà guarirmi, ma se aiuterà a migliorare la gestione della malattia, sarà comunque un passo avanti,” afferma Carlo.

Parlando della nostra Comunità di Ricerca Clinica, Carlo sottolinea l’importanza di una comunicazione chiara e accessibile: “Le informazioni che diffondete sono molto utili, e credo che il coinvolgimento di figure preparate come Diana possa fare davvero la differenza per i pazienti,” aggiunge Carlo

La sua testimonianza è un esempio di come la ricerca clinica possa offrire non solo nuove prospettive terapeutiche, ma anche un senso di supporto e vicinanza ai pazienti.

Continueremo a lavorare per migliorare l’esperienza di partecipazione alla ricerca per tutti i pazienti. Per questo, la tua opinione è importante per noi!. Se volete condividere la vostra storia, scriveteci a info@comunitadiricercaclinica.it.

Se vuoi far parte di una comunità di pazienti in crescita, esprimere la tua voce sulla ricerca e rimanere aggiornato sugli ultimi studi clinici, iscriviti qui: