NOTIZIE DI RICERCA

PROMETTENTE POLVERE NASALE ALLEVIA IL DOLORE DELL’EMICRANIA

La nuova polvere nasale di diidroergotamina (DHE) ha dimostrato di essere efficace per il trattamento dell’emicrania. Nello studio clinico sono stati inclusi pazienti sia con forme moderate che gravi di attacchi di emicrania e meno di 15 giorni di mal di testa al mese. I pazienti che hanno assunto DHE hanno sperimentato un sollievo dal dolore sostenuto e una libertà dai sintomi più fastidiosi rispetto ai pazienti non trattati. Il farmaco consiste in un semplice dispositivo di somministrazione nasale ed è promettente per il trattamento acuto dell’emicrania, aiutando a ridurre l’uso di farmaci di salvataggio da parte dei pazienti.

Potete trovare l’articolo completo sullo studio clinico al seguente link:

Sollievo dal dolore in caso di emicrania, dati incoraggianti dalla (pharmastar.it)

 

SEMAGLUTIDE SI RIVELA EFFICACE PER IL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NELLE PERSONE CON OBESITÀ

Semaglutide è un farmaco già approvato in Europa e USA per trattare l’obesità. Lo studio clinico SELECT ha dimostrato che può anche ridurre del 20% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari nei pazienti affetti da obesità. Ad oggi non esistono farmaci per gestire il peso e allo stesso tempo ridurre il rischio di infarto, ictus o morte cardiovascolare, eventi che nelle persone con obesità sono più frequenti. Semaglutide potrebbe quindi colmare questa lacuna. Lo studio clinico in questione ha avuto la durata di 5 anni e ha coinvolto oltre 17000 adulti con obesità e malattia cardiovascolare conclamata. Alla luce dei risultati ottenuti, nel 2023 verrà richiesta l’approvazione di un’estensione per le indicazioni di semaglutide.

Per leggere l’articolo completo, cliccate qui: Semaglutide riduce del 20% il rischio di eventi cardiovascolari ma (pharmastar.it)

 

L’IMPORTANZA DI UN’ALIMENTAZIONE BILANCIATA NEGLI ANZIANI

Avere una nutrizione equilibrata è fondamentale per far sì che il corpo funzioni in maniera ottimale in tutte le fasi della vita. A causa dei molti cambiamenti fisiologici che si verificano nelle persone anziane, a volte può essere difficile rispettare una dieta bilanciata. La diminuzione dell’efficienza degli organi di senso può avere un effetto negativo sul piacere del mangiare e alcune condizioni come l’assenza dei denti, possono condurre a mangiare meno del necessario. Una dieta scorretta è spesso associata ad un rischio più alto di sviluppare varie patologie a causa di un’alterazione della flora intestinale.

È importante sottolineare che le esigenze nutrizionali negli over 65 non sono molto diverse rispetto a quelle dai 18 ai 65 anni e che ci sono alcuni importanti accorgimenti da adottare a quest’età:

  1. Mantenere un elevato consumo di proteine soprattutto ricavate da pesce, carni bianche e latticini con basso contenuto di grassi
  2. Assumere una buona quantità di fibre da frutta, verdura, cereali integrali, legumi e yogurt
  3. Adottare una corretta idratazione, aumentando il consumo di alimenti a base liquida come minestre, brodi di verdura e zuppe e, se necessario, proponendo alternative all’acqua come te, tisane, estratti vegetali e spremute

La fondazione Umberto Veronesi e il gruppo Korian hanno elaborato un ricettario specialmente adattato ai bisogni delle persone nella terza età per promuovere un’alimentazione bilanciata, gustosa e sostenibile. È possibile richiedere gratuitamente il ricettario attraverso il sito Korian:  BENVENUTI A TAVOLA | Gruppo Korian.

Leggete l’articolo completo cliccando qui: Terza età: l’esigenza di un’alimentazione bilanciata e sostenibile | Sanità24 – Il Sole 24 Ore

 

MINI-RENI ARTIFICIALI: LA SOLUZIONE ALL’INSUFFICIENZA RENALE?

Malattie come diabete, obesità e ipertensione possono compromettere i reni in maniera irreversibile. Si stima che entro il 2030 oltre 5.4 milioni di persone avranno bisogno di dialisi o trapianto renale. Queste sono le due uniche opzioni terapeutiche possibili al momento. Tuttavia, entrambi presentano importanti limiti: la dialisi deve essere eseguita a sedute regolari per tutta la vita, mentre i tempi per il trapianto sono attualmente molto lunghi e vi è il rischio di rigetto.

Una soluzione alternativa a cui sta lavorando un gruppo di ricercatori è la creazione di mini-reni artificiali in laboratorio a partire dalle cellule staminali. Attraverso la stampa 3D è possibile disporre le cellule nella disposizione spaziale giusta, ricreando la struttura degli organi reali.  I ricercatori mirano a creare migliaia di mini-reni, anziché riprodurre reni in scala naturale, che però dovrebbero funzionare come reni più grandi. La ricerca in questo campo è ancora precoce, e molte sfide si presentano all’orizzonte, ma in futuro potrebbe fornire reni artificiali alle molte persone in lista d’attesa per un trapianto.

Se volete saperne di più, leggete l’interessantissimo articolo cliccando sul seguente link: Mini-reni artificiali: quando l’intuizione arriva dalla natura – Osservatorio Terapie Avanzate

 

SONNO DI QUALITÀ PER ALLEVIARE LE MALATTIE REUMATOLOGICHE

Numerosi studi scientifici rivelano che una scarsa quantità e qualità del sonno aggrava lo stato di infiammazione e dolore generale nel corpo. Durante il sonno, infatti, l’organismo recupera e si prepara alle attività quotidiane. Una sua alterazione a lungo termine può sensibilizzare il sistema nervoso centrale portando allo sviluppo di dolore cronico. Allo stesso tempo, sembra che un continuo stato di infiammazione influenzi negativamente il sonno, aumentandone la frammentazione.

Questo circolo vizioso spiega perché molti pazienti affetti da patologie infiammatorie croniche, come l’artrite reumatoide, soffrono frequentemente di disturbi del sonno. Per questo motivo, gli sforzi della ricerca scientifica sono volti ad approfondire le relazioni causa-effetto tra disturbi del sonno, dolore e infiammazione nelle malattie reumatologiche. Una comprensione più specifica di questi meccanismi potrebbe portare allo sviluppo di migliori approcci terapeutici.

Per saperne di più, leggete tutto l’articolo qui: Fira: fermare il circolo vizioso dolore cronico, infiammazione e disturbi del sonno | Sanità24 – Il Sole 24 Ore

 

ICTUS: I SEGNALI D’ALLARME CHE POSSONO SALVARE LA VITA

Quando c’è un ictus in atto, il tempo per potersi recare in un centro adeguato a somministrare i trattamenti per ripristinare la circolazione cerebrale è brevissimo. Ci sono dei segnali d’allarme che possono aiutare ad identificare l’insorgenza di un ictus. Questi sono:

  • Bocca storta
  • Paralisi di gambe o braccia
  • Difficoltà a parlare e a stare in piedi

È importante non sottovalutare questi sintomi e raggiungere il più velocemente possibile i professionisti che possono intervenire. Al seguente link, potrete trovare il video in cui il dottor Di Lazzaro parla di questi segnali di allarme e come i medici possono ripristinare le normali funzioni cerebrali alterate dall’ictus, se preso in tempo: Ictus, quali sono i segnali d’allarme e cosa fare: i consigli del neurologo – la Repubblica

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